Pubblichiamo dieci suggerimenti per poter vivere meglio insieme al paziente: per informazioni più dettagliate si rimanda alla lettura degli opuscoli scaricabili dal sito.
Non sforzatervi di essere troppo diversi da come siete naturalmente, ma evitate le critiche, l'ostilità e l'ipercoinvolgimento emozionale con il vostro congiunto.
- Non fate ruotare la vostra vita solo intorno al congiunto malato. Coltivate come e più di prima affetti, interessi, rapporti sociali. Se non sapete cosa dire o cosa fare, limitatevi ad ascoltare.
- Non aspettatevi progressi troppo rapidi, non coltivate speranze troppo grandi: i problemi vanno seguiti giorno dopo giorno e il paziente va accompagnato passo dopo passo. Qualche volta fa tre passi avanti e due indietro.
- Non disapprovate in maniera scoraggiante il vostro parente. Non penalizzatelo facendo continui confronti con altre persone (malate e non) o con le sue precedenti abilità.
- Usate il suo passato come raffronto sempre e soltanto quando questo è positivo. Mantenete l'ambiente familiare calmo e tranquillo: evitate discussioni accese o un clima eccessivamente emotivo.
- Lasciate al vostro congiunto lo spazio di cui ha bisogno: siate disponibili e rispettate il suo desiderio di isolamento che può durare ore o anche giorni.
- All'interno della famiglia le regole ci sono e vanno rispettate. Comportamenti aggressivi o troppo disturbanti vanno proibiti.
- La presenza di regole dà sicurezza.
- Comunicate con il parente malato in maniera chiara, semplice, concisa. Evitate l'ironia. Troppe parole creano confusione.
- Seguite scrupolosamente le prescrizioni e i consigli del medico curante.
Tratto da: Family Psychoeducational Treatment, A.S. Gurman, D.P. Knisdern, ripreso da C.L. Cazzullo et A. "La Schizofrenia", ediz. Franco Angeli, Milano 1994.
Scarica anche l'opuscolo "Consigli per famiglie e volontari" che fornisce ulteriori consigli su come comportarsi anche in caso di emergenza.