Chi è affetto da schizofrenia può guidare?

Questa pagina segue la critica della Società Italiana di Psichiatria (gennaio 2025) che denuncia una ennesima discriminazione verso i pazienti sostenendo che gli psicofarmaci servono per curare (vero) e che non vanno assimilati agli stupefacenti. L'argomento è delicato ma  ci sta a cuore ricordare che in caso di incidente sono i familiari stessi e non gli psichiatri a doversi assumere gli oneri legali per danni provocati a terzi.

Il Codice della Strada 2025  dovrebbe affrontare in modo più puntuale e preciso il problema farmaci,  trovando un giusto equilibrio tra una generica discriminazione e i pericoli  che potrebbero affliggere i familiari e lo stesso paziente. SI consideri che questa pagina riporta informazioni destinate a chi soffre di schizofrenia e assume neurolettici; circa le personei che soffrono di differenti disturbi andrebbe valutata adeguatamente la posologia e il tipo di farmaco assunto per concludere se una persona può o meno mettersi alla guida.

 

Stupefacenti e sostanze psicotrope

Il Ministero della Salute descrive i medicinali stupefacenti e precursori di droghe citando anche  sostanze psicotrope (termine usato nel codice della strada) alcuni farmaci usati in Psichiatria, tra i quali le diazepam, flunitrazepam, lorazepam ecc.) e i barbiturici. Notoriamente questi farmaci provocano sonnolenza e i bugiardini scrivono chiaramente che chi li assume deve astenersi dal mettersi alla guida.

Più in dettaglio il Serenase (Aloperidolo) molto utilizzato in psichiatria, riporta al foglietto illustrativo:

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
SERENASE può determinare sedazione e ridotta attenzione, soprattutto con le dosi più alte e all'inizio del trattamento; questi effetti possono essere potenziati dall'alcool. I pazienti dovrebbero essere avvisati di non guidare autoveicoli o usare macchinari durante il trattamento, fino a che non sia accertata la loro reattività al farmaco.

E così via per molti altri farmaci in uso.

Le famiglie sono giustamente preoccupate

Molto poco è stato scritto su questo argomento, a dispetto del fatto che i pazienti, le loro famiglie e le compagnie di assicurazione lo affrontano quotidianamente. I familiari di persone affette da schizofrenia ovviamente sono spaventati dal vedere il loro malato alla guida di un'autovettura, non tanto per via dei sintomi della schizofrenia che influiscono negativamente sulla guida,  quanto per il fatto che, utilizzando gli antipsicotici o neurolettici, per giunta in congiunzione con altri farmaci contro l'ansia, gli effetti collaterali possono causare nella persona difficoltà di concentrazione e attenzione e conseguentemente avere più possibilità di causare incidenti automobilistici.

Alcuni consigli per le famiglie

  •  se il mezzo è di proprietà dei genitori, custodire sempre le chiavi per evitare che il malato guidi sotto l'influenza dii psicofarmaci
  • non cedere ad eventuali espressioni aggressive o minacce, anzi di questo informare il Centro ed eventualmente le autorità per prendere provvedimenti
  • La responsabilità civile grava: sul conducente; sul proprietario del veicolo in solido. Non grava sul proprietario quando può dimostrare che la circolazione è avvenuta a sua insaputa o contro la sua volontà , o nel caso di utilizzo improprio.
  • informarsi presso la Compagnia Assicurativa; molte compagnie esigono di sapere chi è alla guida del mezzo e se soffre di determinate patologie. La mancata comunicazione può avere serie conseguenze in caso di incidente.

Cosa comporta affidare un veicolo ad una terza persona affetta da schizofrenia

Se il genitore sa o dovrebbe ragionevolmente sapere che il figlio affetto da schizofrenia non è in grado di guidare in sicurezza a causa della malattia (ad esempio, se il figlio ha sintomi psicotici attivi, difficoltà cognitive significative, o se il trattamento non è efficace), il genitore potrebbe essere considerato responsabile per aver affidato il veicolo. La responsabilità può sorgere dal fatto che il genitore ha permesso al figlio di compiere un atto potenzialmente pericoloso, mettendo a rischio la sicurezza pubblica.

Se il figlio ha una diagnosi di schizofrenia e ha una capacità di guida compromessa (ad esempio, disorientamento, difficoltà a concentrarsi, allucinazioni), il genitore potrebbe essere considerato "negligente" per non aver preso in considerazione la condizione del figlio al momento dell'affidamento del veicolo. La responsabilità del genitore dipenderebbe in larga parte dal livello di consapevolezza che aveva riguardo alle condizioni di salute mentale del figlio e alla sua idoneità a guidare.

Causale del danno e comportamento del conducente: Se il figlio, pur essendo consapevole della sua condizione, guida e provoca un incidente, la responsabilità diretta ricadrebbe sul conducente (il figlio). Tuttavia, se il genitore ha consentito al figlio di guidare pur essendo consapevole della sua incapacità di farlo in sicurezza, ci potrebbe essere una responsabilità civile o penale condivisa, a seconda della gravità del caso e delle leggi locali.

Responsabilità civile e assicurazione: In caso di incidente, la compagnia di assicurazione del veicolo potrebbe avere politiche che escludono la copertura in caso di negligenza nel permettere a una persona non idonea di guidare. Se l'incidente fosse attribuito alla condizione psicotica del conducente, ciò potrebbe anche influenzare l'indennizzo dell'assicurazione

Vari studi degli anni '90

In uno studio del 1989 effettuato su questo problema è stato riportato che solo il 68 per cento dei pazienti (residenti sul territorio) affetti da schizofrenia guidano confrontati con il 99 per cento delle persone non psichiatriche affette da altre malattie.

Le persone invece che a suo tempo guidavano e ora non più, lo facevano meno rispetto il gruppo di controllo.

Faccenda ancora più importante, chilometro per chilometro, i guidatori affetti da schizofrenia hanno avuto un tasso di incidenti che è circa il doppio rispetto al gruppo di controllo. Due più recenti studi sulla schizofrenia  (1996) non hanno individuato un tasso di incidenti più elevato tra i guidatori affetti da schizofrenia. La questione è pertanto controversa.

Studi più recenti

Studi recenti che esplorano la capacità di guidare delle persone affetti da schizofrenia, ma la questione è complessa e varia a seconda dei singoli casi e delle condizioni specifiche. In generale, chi è affetto da schizofrenia e non è compensato riducono la capacità di guida, principalmente i sintomi cognitivi e comportamentali: le allucinazioni, i deliri, la difficoltà di concentrazione, la riduzione delle funzioni esecutive e i problemi di memoria.

Alcuni studi suggeriscono che i pazienti affetti da schizofrenia, in particolare quelli con sintomi non controllati o gravi, possano avere un rischio maggiore di incidenti stradali. Tuttavia, altri studi indicano che molte persone affetti da  schizofrenia, soprattutto se i loro sintomi sono ben controllati tramite farmaci e terapie, possano guidare in sicurezza.

Punti chiave emersi da ricerche recenti:

  1. Sintomi psicotici e alterazioni cognitive: La presenza di sintomi psicotici attivi (come allucinazioni o deliri) aumenta significativamente il rischio di incidenti, poiché interferiscono con la capacità di giudizio, la percezione e la reazione rapida alle situazioni di guida.

  2. Trattamento farmacologico: Le persone che assumono antipsicotici e hanno una gestione adeguata della malattia sono  capaci di guidare in sicurezza rispetto a chi non segue un trattamento adeguato.

  3. Valutazione individuale: La capacità di guidare varia molto da persona a persona. Gli esperti suggeriscono che ogni individuo affetto da schizofrenia dovrebbe essere valutato singolarmente per determinare se è idoneo a guidare, considerando il controllo dei sintomi e le funzioni cognitive.

  4. Interventi psicologici: Programmi di riabilitazione cognitiva e psicoterapica possono aiutare a migliorare alcune capacità cognitive compromesse dalla malattia, come l'attenzione, la memoria di lavoro e la capacità di prendere decisioni in modo rapido ed efficace.

La domanda che ci si pone è la seguente: le persone affette da schizofrenia possono guidare?

Mettersi alla guida di un veicolo a motore richiede alcune abilità, tra le quali:

  1. pianificare un viaggio a prendere decisioni se le strade sono affollate o sopravviene l'oscurità;
  2. prendere decisioni "tattiche" che coinvolgono la capacità di giudizio e un attenzione costante, come ad esempio calcolare le distanza e la velocità in fase di sorpasso
  3. disporre di una buona coordinazione operativa, considerando che alcuni dei rallentamenti nei movimenti della persona dipendono dagli effetti collaterali degli antipsicotici.

Conclusioni

Non esiste una risposta unica e definitiva sulla capacità di guidare per tutte le persone affette da  schizofrenia, poiché dipende dal grado di controllo dei sintomi, dalla risposta al trattamento e dalle capacità cognitive individuali. Alcuni studi suggeriscono la necessità di valutazioni regolari per monitorare le condizioni di guida, soprattutto per chi ha una diagnosi di schizofrenia.

In breve la maggior parte delle persone affette da schizofrenia possono guidare e lo fanno. Comunque una  parte di essi, cioè coloro i quali non riescono a pianificare per bene le loro decisioni e non posseggono i requisiti anzidetti non dovrebbero guidare.

Per diversi pazienti l'abilità alla guida dipende dall'uso degli antipsicotici e/o altri farmaci assunti  in concomitanza.

Sarebbe necessario distinguere i casi di chi assume sostante psicotrope (ndr. "leggere") e chi invece usa farmaci più "pesanti" come in neurolettici e promulgare disposizioni più precise in merito, al fine di tutelare la salute pubblica, la famiglia e il paziente stesso.

FISAM mantiene l'impegno di affrontare questi argomenti in sede di audizione Parlamentare confrontandosi anche con altre associazioni del settore.