Thomas Szasz e la teoria sulla non-schizofrenia

Thomas Szasz

Thomas Szasz, uno psicoanalista di Syracuse, New York, è diventato famoso non per una sua teoria sulla schizofrenia, piuttosto per la sua teoria sulla non-schizofrenia. Secondo Szasz la schizofrenia e gli altri disturbi mentali sono semplicemente degli artefatti semantici e realmente non esistono.

Questo modo di pensare sarà certamente ben accolto dalle famiglie e dalle persone affette da schizofrenia [ndr. ed ha sicuramente fatto molti danni a partire dagli anni '70, perchè poi i familiari hanno perso tempo, non hanno sottoposto alle cure i propri figli, condannadoli alla cronicità].

 Le persone affette da schizofrenia, dice Szasz, hanno una "malattia inesistente" che è semplicemente il "sacro simbolo della psichiatria". Per essere una vera malattia, sostiene Szasz, "deve essere in qualche modo capace di un approccio, misurata o testata con sistemi clinici".

Le teorie di Szasz ottennero molta attenzione solo a causa della vasta divulgazione alla quale furono sottoposte [ndr. come teorie piuttosto strampalate, o meglio non-teorie].

Szasz da se stesso operò attraverso la psicoanalisi tradizionale nei confronti di schizofrenici che avevano problemi esistenziali; non c'è alcunchè nei suoi scritti che possa indicare che lui abbia avuto una esperienza o meno per trattare realmente i pazienti affetti da schizofrenia. Ancor di più la schizofrenia è attualmente "misurata, approcciata o sottoposta a rigorosi tests scientifici" e le prove che la schizofrenia è una malattia del cervello sono veramente molte.

Le teorie di T. Szasz sulla schizofrenia, perciò, sono da relegare ai tempi bui della storia della medicina.