ADHD deficit dell'attenzione e iperattività

L'ADHD  (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) è un disturbo neuropsichico che si manifesta con difficoltà di attenzione, impulsività e iperattività.

Solitamente esordisce nell'infanzia e può persistere nell'adolescenza e nell'età adulta. L'ADHD può compromettere le funzioni cognitive, sociali, accademiche e lavorative della persona.

Si distingue in tre sottotipi principali, in base ai sintomi predominanti:

  1. Predominanza di disattenzione: difficoltà nel mantenere l'attenzione, facilità a distrarsi, dimenticanze frequenti.
  2. Pedominanza di iperattività-impulsività: movimenti eccessivi, difficoltà a stare seduti, comportamenti impulsivi.
  3. Tipo combinato: presenta sia sintomi di disattenzione sia di iperattività-impulsività.

 

Sintomi principali

I sintomi tipici dell'ADHD includono:

  • Disattenzione: difficoltà a concentrarsi, a completare compiti, a seguire istruzioni, distrazioni frequenti, perdita di oggetti.
  • Iperattività : agitazione motoria, incapacità di stare fermi, parlare eccessivamente.
  • Impulsività : difficoltà ad aspettare il proprio turno, interrompere gli altri, agire senza pensare alle conseguenze.


Questi sintomi devono essere presenti per almeno sei mesi e in vari contesti (es. scuola, casa, lavoro) per essere diagnosticati come ADHD.

 Cause

Le cause esatte dell'ADHD non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che ci sia una combinazione di fattori genetici, neurologici e ambientali . Il cervello delle persone con ADHD può presentare differenze nella struttura e nel funzionamento di alcune aree, specialmente quelle coinvolte nella regolazione dell'attenzione e dell'impulsività (come la corteccia prefrontale).

Trattamenti farmacologici per l'ADHD

I trattamenti farmacologici sono spessoutilizzati per gestire i sintomi dell'ADHD, in combinazione con terapie comportamentali e psicologiche. I farmaci più comuni rientrano in due categorie principali: stimolanti e non stimolanti . Si precisa che il testo qui è provvisorio, può contenere errori e che gli psicofarmaci sono stati oggetto di demonizzazione (spesso inutile);

Siamo in attesa di una revisione del testo da parrte della associazione italiana che si occupa di ADHD.,

Farmaci stimolanti
Gli stimolanti sono i farmaci più utilizzati e risultano efficaci per circa il 70-80% delle persone con ADHD. Aumentano i livelli di dopamina e norepinefrina nel cervello, neurotrasmettitori che aiutano a migliorare l'attenzione e a ridurre l'impulsività e l'iperattività.

  •  Metilfenidato : commercializzato come Ritalin , Concerta , Medikinet . È uno dei farmaci più noti e utilizzati per il trattamento dell'ADHD.
  • Amfetamine : tra cui d-anfetamina (Adderall) e lisdesamfetamina (Vyvanse). Questi farmaci agiscono aumentando i livelli di dopamina e norepinefrina nel cervello.

Effetti collaterali : possono includere insonnia, perdita di appetito, aumento della frequenza cardiaca, ansia, irritabilità. Tuttavia, questi effetti tendono a ridursi con il tempo o con adeguamenti della dose.

Farmaci non stimolanti

Questi farmaci sono prescritti quando i farmaci stimolanti non sono efficaci o causano effetti collaterali significativi. Agiscono anch'essi sulla regolazione dei neurotrasmettitori, ma in modo diverso dagli stimolanti.

  • Atomoxetina : venduta con il nome di Strattera , agisce aumentando i livelli di norepinefrina nel cervello. È particolarmente utile per coloro che hanno una predominanza di sintomi di disattenzione.
  • Guanfacina e Clonidina : originariamente utilizzati per trattare l'ipertensione, sono talvolta prescritti per l'ADHD poiché aiutano a regolare l'attività neurale e ridurre l'iperattività e l'impulsività.

 Effetti collaterali : sonnolenza, affaticamento, pressione bassa, secchezza delle fauci, ma generalmente hanno meno effetti collaterali rispetto ai farmaci stimolanti.

Trattamenti non farmacologici

Oltre ai farmaci, spesso vengono raccomandate altre forme di trattamento come:

  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT) : aiuta a gestire i comportamenti impulsivi e a migliorare la capacità di organizzare e pianificare.
  • Supporto educativo : interventi per migliorare la gestione dei compiti scolastici o lavorativi.
  • Psicoeducazione e counseling : per aiutare sia la persona con ADHD sia la famiglia a comprendere meglio il disturbo e come gestirlo.

 

Conclusioni

L'ADHD è una condizione complessa che richiede un approccio terapeutico personalizzato. Il trattamento farmacologico può essere molto efficace nel controllare i sintomi, ma spesso è utile associarlo a interventi non farmacologici per migliorare la qualità della vita della persona.