Torino, i fidanzati uccisi dal vicino e quell’allarme dato, al 118, poche ore prima dell’omicidio

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Perché non riusciamo ad intervenire prima che accadano questi fatti di sangue...

Da anni, alle sollecitazioni rivolte ai responsabili dei servizi psichiatrici affinché si uniscano alle nostre
richieste per una migliore, diciamo una più dignitosa assistenza dei malati psichici, ci siamo sentiti
rispondere che “ sì purtroppo esistevano delle lacune, ma che grazie all’impegno degli operatori si
riusciva a far fronte all’emergenza.” E con questa affermazione ci lasciavano (e ci lasciano) soli, noi
impotenti famigliari di pazienti psichiatrici, nel nostro vano tentativo di risvegliare un interesse in ambito
sanitario che dovrebbe essere prioritario. Ma in questi ultimi tempi neanche la misera difesa da parte dei
servizi, della capacità di gestire almeno l’emergenza, non regge più...Troppi sono i casi di malati
psichici abbandonati perché non collaborativi e con loro abbandonati anche i famigliari impauriti e
impotenti, con esiti tragici di omicidi da parte del malato o di suicidio allargato da parte di un famigliare
stremato. Oppure si tratta di malati che in un sussulto di consapevolezza chiedono aiuto ma vengono
rifiutati, respinti e nella loro sconfinata disperazione compiono atti inconsulti, suicidio o assassinio ...
Purtroppo gli eventi che testimoniano questa crudele realtà sono molti; l’ultimo in ordine di data è
raccontato nella cronaca nera del quotidiano La Repubblica del 26 aprile
2025. A Volvera (Torino) una tragedia con tre vittime, due
giovani fidanzati e un malato psichico che prima dell’ assassinio della giovane coppia e del suo stesso
suicidio, aveva chiesto aiuto al 118 “Sto male, aiutatemi”. Sempre in zona di Torino ricordiamo ancora il
suicidio di F.S., giovane con problemi psichici, che si era rivolto all’ospedale Don Bosco per ricevere cure
ed aiuto ed è stato respinto. Nello stesso giorno si è tolto la vita. Ma che senso ha ricordare altre vittime
e con vittime intendo sia le persone innocenti, famigliari, medici o persone del tutto casualmente sulla
scena del crimine, sia gli autori stessi del reato commesso sotto il dominio della “follia”... che utilità può
avere questo povero sconsolato commento nell’indifferenza dello Stato e di tutte le forze politiche ?

Maria Luisa Gentile, componente del direttivo FISAM

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