Malati psichici, contenzione fisica: l'ultimo rifugio di una cura mancata.

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La contenzione fisica è spesso considerata una misura estrema, una soluzione d’emergenza per gestire situazioni critiche in ambito psichiatrico. Tuttavia, chi la subisce non è soltanto immobilizzato nel corpo, ma anche privato di una risposta autentica al proprio dolore e disagio. La contenzione, più che un atto di cura, è il segnale di un fallimento: il fallimento di un sistema che non è riuscito ad ascoltare, prevenire e trattare adeguatamente

Quando un malato psichico viene contenuto, è probabile che sia stato lasciato solo troppo a lungo, trascurato nelle sue sofferenze psichiche, non adeguatamente curato o mal compensato farmacologicamente. Deliri non affrontati, allucinazioni ignorate o trattate in modo inefficace aprono la strada alla contenzione come ultima risorsa. Ma è proprio qui che si manifesta l’urgenza di ripensare la cura: non contenere i corpi, ma liberare le menti, accompagnando chi soffre verso un percorso di ascolto e dignità.

La contenzione fisica, in termine tecnico detta meccanica, è una pratica delicata e controversa, regolata in Italia da principi costituzionali, norme deontologiche e linee guida sanitarie.

Principi Costituzionali

- **Articolo 13 della Costituzione Italiana**: Garantisce l'inviolabilità della libertà personale, permettendo restrizioni solo nei casi previsti dalla legge e con modalità specifiche.

- **Articolo 32 della Costituzione Italiana**: Tutela il diritto alla salute come fondamentale diritto dell'individuo, assicurando che i trattamenti sanitari rispettino la dignità umana.

Norme Deontologiche


- **Codice Deontologico dei Medici**: Vieta pratiche coercitive non giustificate da un pericolo grave e imminente, sottolineando l'importanza del consenso informato e del rispetto della dignità del paziente.

Linee Guida e Raccomandazioni

- **Linee di Indirizzo Regionali**: Alcune regioni italiane hanno emanato linee guida specifiche sull'uso della contenzione meccanica. Ad esempio, la Regione Veneto ha pubblicato indicazioni dettagliate sulle procedure da seguire .

- **Accordo Stato-Regioni per il Superamento della Contenzione Meccanica**: Nel 2022 è stato siglato un accordo tra il Governo e le Regioni per eliminare l'uso della contenzione meccanica nei luoghi di cura della salute mentale, promuovendo alternative terapeutiche più rispettose dei diritti dei pazienti .

Giurisprudenza

- **Sentenza della Corte di Cassazione**: La giurisprudenza ha stabilito che l'uso della contenzione deve essere giustificato da un reale pericolo di danno grave e attuale, e che l'assenza di una normativa specifica non legittima automaticamente il suo impiego .

Raccomandazioni Internazionali

- **Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)**: Raccomanda di abolire o ridurre al minimo l'uso della contenzione, utilizzandola solo in situazioni eccezionali e sotto stretto controllo.

- **Comitato per la Prevenzione della Tortura (CPT)**: Sottolinea l'importanza di evitare trattamenti inumani o degradanti, inclusa la contenzione meccanica non giustificata.

Rischi legali in caso di abuso

L'uso improprio o prolungato della contenzione meccanica può configurare reati quali:

- **Sequestro di persona**: Previsto dall'articolo 605 del Codice Penale, punisce chiunque priva taluno della libertà personale.

- **Abuso d'ufficio**: Sanziona il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nell'esercizio delle sue funzioni, arreca intenzionalmente un danno ingiusto.

- **Trattamenti inumani o degradanti**: Proibiti sia dalla Costituzione Italiana che dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo.

Nella 2^ Conferenza Nazionale “Per una salute mentale di Comunità” del 2021,  è stato elaborato da parte del Ministro della Salute un documento per il superamento della contenzione meccanica nei luoghi di cura della salute mentale, inviato alla Conferenza Stato-Regioni.
L’iniziativa seguiva un invito del 2015 del Comitato Nazionale di Bioetica a ridurre la contenzione anche per gli anziani istituzionalizzati.

Il documento sottolineava che la contenzione non è un atto medico e può peggiorare le condizioni del paziente, violando i diritti costituzionali e le convenzioni internazionali. L’obiettivo era eliminare la contenzione in tre anni, attraverso:
    • Approfondimenti scientifici sul fenomeno
    • Raccomandazioni operative per prevenire la contenzione
    • Monitoraggio, formazione e trasparenza

Per l’infanzia e l’adolescenza, si sottolineava l'importanza del coinvolgimento dei genitori, l'illegittimità della contenzione anche con il loro consenso e la gestione delle crisi con de-escalation e piani condivisi.

Il testo si concludeva con sette raccomandazioni che includono campagne di sensibilizzazione, monitoraggio dei dati, formazione per gli operatori e rispetto dei diritti delle persone. L’obiettivo finale era di garantire cure più umane e supportare il personale sanitario con risorse adeguate.

A distanza di più di tre anni si è fatto qualcosa?