Come dovrebbe essere noto, ma lo è a pochi, la legge 180 cancella definitivamente qualsiasi concetto di pericolosità del malato mentale. Questo è un assioma per molti è indiscutibile.
Qualche giorno fa sospsiche.it ha pubblicato le varie legislazioni europee che si sono ispirate, secondo alcuni, al modello italiano; così è andata, ma non a tutti gli effetti. Infatti i trattamenti spesso sono ordinati o imposti anche contro la volontà della persona, qualora diventi pericolosa per se o gli altri. Questo concetto di pericolosità anche verso se stessi è stato abolito completamente dalla legge 180.
Non si sostiene qui che il malato mentale (termine troppo generico, ci sono patologie lievi e gravi) sia da considerare pericoloso solo per la sua natura e per esserlo. Ci sono patologie differenti ed alcune sono connotate da maggiore aggressività soprattutto se la persona non è seguita accuratamente e nel modo giusto.
Ma che si debba avviare una causa per somministrare un farmaco ci sembra assurdo e inaccettabile. Il problema da risolvere, per sospsiche.it non sta nel dichiarare la pericolosità o meno del malato mentale, bensì nel forzare lo stesso a seguire le cure.
Nel caso dei pazienti più gravi è universalmente riconosciuto che la sospensione di un antipsicotico spinge la persona letteralmente tra le braccia delle allucinazioni e deliri. In questi casi i farmaci sono determinanti per far star bene la persona.
Il caso di Treviso apre a diverse riflessioni:
- i genitori sono stati oggetti di atti violenti da parte del figlio
- i genitori, fatto assurdo, per tutelarsi e costringere il figlio ad assumere una terapia hanno dovuto denunciarlo
- hanno dovuto attendere poi una sentenza...
- pagarsi un perito di parte per sostenere la loro versione
- rischiare anche ulteriori atti di ritorsione da parte del figlio, consapevole che i genitori lo hanno denunciato
- la persona al fine di assumere i farmaci è stata dichiarata socialmente pericolosa
Oltretutto i i genitori giustamente concedevano 10 euro al figlio gestendo con una amministrazione di sostegno una pensione di circa 300 euro mensili. Il figlio si è alterato ed è andato in escandescenze minacciando il genitore e spingendolo perchè voleva più denaro. Molte famiglie tipicamente di schizofrenici che pretendono più denaro, anche con minacce fisiche o psicologiche più denaro, soffrono questo genere di difficoltà quasi quotidianamente,
Il paziente era "seguito dai Centro di Salute Mentale". Si fa presto il locale ad organizzare qualche corso di psicoeducazione o gestione del paziente, che per i pazienti meno gravi può essere utile, Nel concereto si lascia la famiglia a gestire questi aspetti, ovvero: se il malato non si cura (come in questo caso) e dà in escandescenze, se accade qualcosa, cara famiglia, sono cavoli vostri. Ovvero: noi sbagliamo, non interveniamo, non ci curiamo del follow-up farmacologico ma i guai li passate voi. familiari Troppo comodo....!
Ci si chiede ijn questo specifico caso: dov'è finito il medico del Centro di Salute Mentale che lo seguiva e cosa ha fatto. Non abbiamo dati precisi ma con tutta probabilità il medico ha seguito la solita prassi o meglio malaprassi detestabile secondo la quale se il paziente non viene al Centro a curarsim nè assumere farmaci, stia a casa sua tanto la legge gli consente di far questo.
E ci domandiamo anche quale parere abbia fornito il medico psichiatra al fine indurre il pubblico ministero ad archiviare la pratica in prima istanza.
La vicenda insegna che la legge sulla salute mentale in Italia, legge 180, è inadeguata, per ii seguenti motivi
- mancate responsabilità: il Centro di Salute Mentale e lo psichiatra che segue un paziente a dover agire e controllare se la persona assume o meno i farmaci indispensabili per liberarlo dalle sue allucinazioni
- per far assumere farmaci ad un malato questo va dichiarato pericoloso socialmente? Non è questa una assurdità totale?
- le famiglie devono ricorrere alla magistratura, con i tempi biblici che ci sono, per ottenere un trattamento che dovrebbe essere svolto dal Centro senza alcun intervento di questo tipo, che comporta spese e rischi
Infine servono disposizioni di legge, certe e dettagliate, per assicurare alle cure le persone che, già affette da una patologia grave, si sottraggono alle cure.
Sospsiche.it si batte per l'introduzione di forme di ASSISTENZA POTENZIATA IN AMBITO COMUNITARIO, consistente in una serie di tecniche e proposte che nulla hanno anche fare con i vecchi ospedali o la cosiddetta istituzionalizzazione.
Solo così, con norme certe e responsabilizzando i medici, si potranno evitare situazioni assurde come quella descritta nell'articolo.
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