Per curare la schizofrenia e tenere sotto controllo la manifestazione dei suoi sintomi si fa ricorso in maniera diffusa al trattamento farmacologico. Per questa nuova ricerca mirante a progettare farmaci innovativi si è partiti da un noto modello dell'architettura genetica della schizofrenia, chiamato "omnigenico". È chiamato così perché si basa sull'intero genoma che riassume le caratteristiche ereditarie del disturbo.
Lo studio condotto da UniBa ha infatti dimostrato che le reti genetiche che supportano il funzionamento delle cellule del nostro cervello disperdono il rischio di schizofrenia sull'intero genoma implicato. Gli autori hanno identificato nei neuroni eccitatori degli strati superficiali della corteccia le cellule implicate nel disturbo.
È stato così possibile identificare i geni che sono collocati nelle specifiche regioni del cervello che sono implicate nella malattia. E ciò permette di modulare un trattamento farmacologico più mirato. Grazie a questo studio si potrà prendere in considerazione geni e aree del cervello che non si pensavano prima d’ora di essere implicate.
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