Sono oltre 160.000, su Pubmed, gli studi che parlano di epigenetica. Il 98% dell’espressione dei nostri geni dipende dall’ambiente: alimentazione, stile di vita, emozioni e stress psichico.

La scienza epigenetica ci rivela da tantissimo tempo che il DNA obbedisce –per gran parte- alle informazioni ambientali. E fra queste, l’impatto delle emozioni risulta dirimente.

Da molto tempo è noto che le emozioni sono attivatori epigenetici in grado di determinare cambiamenti fisiologici sistemici, in quanto artefici di modifiche chimiche che mutano l’espressione genica.

La rabbia aumenta l’attività simpatica tipica dell’infarto e inibisce le funzioni della corteccia. Quando cuore e cervello sono in coerenza invece, cortisolo e adrenalina diminuiscono e aumentano ossitocina, Dhea, endorfine, serotonina. Questo è solo un piccolo esempio dell’impatto emozionale sulla fisiologia, che agisce a livello cellulare e inficia l’omeostasi, l’equilibrio su cui si fonda la
salute.

Migliaia di microtubuli nelle cellule  memorizzano e creano informazioni più velocemente  dei computer che utilizziamo” spiega Carlo Ventura. E nel flusso delle informazioni, le emozioni hanno un potere immenso.

Come intervenire a livello cellulare? Come usare il fattore emozionale per prevenire lo squilibrio che degrada in patologia?

Come costruire un nuovo paradigma di medicina personalizzato, predittivo e preventivo che possa occuparsi della persona e non del malato?

Questo sarà il tema del congresso che vedrà intervenire, oltre a Lucangeli, Di Luzio e Ventura, Monica Greco, medico che lavora con successo sulle sindromi dello spettro autistico,  Vassilios Fanos, professore ordinario di pediatria ed esperto di metabolomica e medicina preventiva, Fiorenzo Marinelli, uno dei massimi esperti europei di elettrosmog, Andrea Pensotti, PhD Università Campus
Biomedico e System Biology Lab dip. Medicina Sperimentale Università Sapienza.

In allegato, il comunicato stampa e il programma completo del convegno 1  2