Ci scrive una mamma da un quartiere di Napoli

Quanti giovani affetti da malatti amentale vivono insieme alla famiglia in un continuo disagio senza che le autorità politiche e locali facciano qualcosa per aiutare questi ammalati!

Essi devono intervenire istituendo nuove forme di aiuto. Oltre a realizzare più strutture; quali centri di riabilitazione, di aggregazione dove i giovani possono trascorrere più tempo  facendo attività diverse; molto stimolanti sarebbero corsi di recitazione e di ballo, attività didattiche e scuole di cucina.

Occorre quindi personale più qualificato in questi settori; che oltre ad aiutare l'ammalato darebbero sollievo anche ai familiari. Grazie all'impegno e alla dedizione dei medici e paramedici si riesce appena a tirare avanti, c'è la necessità di incrementare il numero di questi operatori per suddividere più efficacemente l'onere avorativo attualmente esistente.

Occorre realizzare case famiglia accoglienti dove un giorni chi non avrà più un a famiglia e una casa possa essere accolto e continuare una vita dignitosa; essere curato e possibilmente assistito amorevolmente.

Napoli, gennaio 2006

 

Una mamma