Napoli, gen. 2006: intervista a un gruppo di familiari

Un quartiere di Napoli (foto di repertorio)

Grazie ad una segnalazione di un operatore, pubblichiamo integralmente una intervista svolta dallo stesso a un gruppo di familiari a Napoli; tale è una denuncia dello stato di degrado e abbandono di pazienti e famiglie in Campania, che richiede a nostro avviso interventi urgenti e risolutivi.

 

Nei servizi di diagnosi e cura si pratica la contenzione fisica e/o altri sistemi coercitivi?

No o non ne siamo a conoscenza.

 

Sono sufficenti le strutture residenziali o semiresidenziali per i percorsi riabilitativi/emancipativi?

Le strutture residenziali o semiresidenziali per i percorsi riabilitativi sono insufficienti e carenti di personale specializzato, sono inadeguate per le strutture e insufficienti per i giovani.

 

E’ gantita l'assistenza domiciliare e il sostegno alle famiglie?

L’assistenza domiciliare è il sostegno alle famiglie non esiste, laddove i pazienti non hanno i genitori o parenti che s’interessano di loro, essi vivono in condizioni di degrado. Poiché i malati mentali devono essere guidati in tutte le attività quotidiane anche le più semplici e con le problematiche che la malattia comporta, essi hanno bisogno di assistenza sanitaria e materiale.

La malattia comporta anche enuresi notturna dovuta ai farmaci e finchè c’è la mamma gioivane tutto si risolve. Si pensi invece a quegli ammalati che vivono da soli o abbandonati o con genitori molto anziani. I genitori anziani vanno aiutati materialmente per poter assistere i loro figli. Essi sono stressati e psicologicamente disagiati per i lunghi anni passati a lottare con la malattia dei loro figli.

I familiari hannno persino l’onere di recarsi nelle farmacie de distretti a ritirare i farmaci e n on nelle farmacie vicino casa, nonostante la costante assistenza che devono dare ai loro pazienti.

 

Esistono situazioni pubbliche o private da denunciare per le condizioni di degrado e violazione dei diritti delle persone sofferenti mentali?

Si vedono per strada pazienti sporchi, affamati, denutriti e malvestiti – Ci sono periodi in cui i pazienti vivono in depressione e non riescono a curare nemmeno la loro igiene personale.

 

Esiste la volontà politica, locale, di cambiare questo stato di cose?

Non c’è la volontà politica di cambiare questo stato di cose. Alla televisione si fanno raccolte di soldi per la ricerca di malattie genetiche, leucemia, cancro, ecc. ben vengano queste cose! Ma per la malattia mentale non si è sentito mai raccogliere soldi per la ricerca.
I malati mentali sono considerati di serie B perché non guariscono. Nonostante l’attenzionen continua dei sanitari, possono migliorare, m a devono essere sempre in cura e ci sono anche familiari che non sono in grado di curarli.

Addirittura ci sono pazienti che hanno una invalidità al 100% con la revisione o senza l’accompagnamento. E’ assurdo tutto questo.

 

Cosa faranno dopo la morte dei genitori?

I pazienti che possiedono una casa in futuro devono vivere nella loro casa, perché potrebbero essere traumatizzati dal cambiamento di ambiente ed essere seguiti farmacologicamente e con percorsi riabilitativi.