Le cause dei disturbi mentali

Le cause dei disturbi mentali sono tutt'ora perlopiù sconosciute, diversamente sarebbero già state individuare cure e trattamenti certi come per le malattie fisiche.

Se sei arrivato a questa sezione probabilmente sei un familiare che cerca informazioni o un paziente; è noto che i familiari, soprattutto all'esordio della malattia incolpano ingiustamente se stessi di esserne la causa e questo è un pensiero da superare, come vedremo nelle informazioni fornite in questa pagina.

Il familiare ha la colpa della malattia?

Il pensiero imperante negli anni '70 è che la famiglia è il crogiolo della schizofrenia (vedi il testo Psichiatria e Antipsichiatria, lunga intervista a F. Basaglia, 1978); tanto è stata diffusa questa teoria attraverso i mass media che le persone distanti da qualsiasi problema sulla salute mentale pensano immediatamente che la causa del disturbo è la famiglia. Si ricorda brevemente la teoria del double-bind (doppio legame) ripresa anche da psichiatri italiani come Cancrini et al., secondo la quale il paziente è oggetto di sentimenti opposti di amore odio ed è la pecora nera

Quando ci si mette anche la stampa...

La diffusione di queste teorie malsane e sbagliate ha prodotto nella coscienza collettiva e nell'opinione pubblica una idea sbagliata di "famiglia matta" dove tutti i componenti sono degli squilibrati.
Quando avvengono gravi fatti di cronaca nera e un genitore rimane ucciso, ad esempio, i giornalisti scrivono quel che vogliono, scavano tra le mura domestiche per  cercare di capire e giungono a queste conslusioni più o meno velate che c'era qualcosa che non andava in quella famiglia, ecco perchè è successo... 

La vittima peraltro non può difendersi, e i parenti prossimi preferiscono rifugiarsi nella privacy per sensi di vergogna a causa di quanto è capitato piuttosto che parlarne apertamente.

Affermare che in tanti casi la società è malata o non in grado di prevenire questi casi contribuirebbe ad incolpare un pò tutti, meglio affermare che è sana e che l'errore sta nella famiglia (ndr: in senso ironico, come se questa non facesse parte della società stessa e non ne fosse fortemente influenzata...).  E' un discorso che richiede un forte approfondimento nel sito.

Teorie per fortuna sconfessate

Qui non si nega apertamente e completamente che alcune dinamiche familiari possono aggravare lo stato di salute del disturbato e questo è un discorso a parte, ma siamo  ben lontani dal sostenere che le cause sono i genitori.
Queste teorie sono state respinte da numerosi studiosi a livello mondiale e solo da qualche anno a questa parte l'intera questione è stata riconsiderata e la famiglia assolta.

Sospsiche.it ricorda anche che il fatto di aver incolpato le famiglie nel periodo post-legge 180 ha prodotto numerosi danni e disastri perchè diversi operatori non facevano più nemmeno le diagnosi attribuendo ingiustamente il problema del disturbo o disagio all'intero gruppo familiare o a relazioni mancanti all'interno di esso.

Anni '90, la teoria multifattoriale

Si termina alla fine per dare un po' "ragione a tutti" considerando la causa del disturbo di origine multifattoriale, ovvero chimica, ambientale, sociale, genetica e via così. Una simile teoria sembra abbastanza valida (forse perchè è una unificazione di tutte le teorie....) anche se è sempre e comunque  solo una teoria. Probabilmente bisognerà indagare per bene nella struttura del cervello umano per scoprire ancora molte cose e l'importanza della ricerca è sostenuta apertamente da Sospsiche.it.

Comunque non è possibile dare una risposta chiara e valida per tutti i disturbi in quanto alcuni sono prodotti da eventi stressanti (vedi il disturbo da stress post-traumatico, PTSR) altri come ad esempio le ansie determinate da squilibri biochimici e da fattori esterni ansiogeni. La questione è tutt'ora aperta e complessa e in molti casi sicuramente contano in parte anche i fattori sociali ed ambientali.

Una fatica e uno stress quotidiano

Con la promulgazione della legge 180  le persone affette da disturbo non sono state accettate più in alcuna struttura, salvo casi particolari o di violazione di legge. Persone anche gravi sono state assistite esclusivamente dai diretti familiari o altrimenti abbandonate

Per le famiglie stesse quindi la convivenza con una persona disturbata, che presenta numerosi sintomi allucinatori, non rispetta alcuna regola e via così, è una faccenda molto stressante che nel tempo produce una serie di danni anche psicologici. Alla fine queste famiglie sembrano esageratamente agitate o emotive e questo è  un fatto normale: chi non lo sarebbe nelle loro condizioni, dove queste situazioni vengono reiterate per anni e anni di seguito?

Fino a che punto possono essere incolpate della malattia del loro congiunto? Secondo noi di Sospsiche.it ci possono essere situazioni del tutto particolari (es. padre alcolizzato, figlia ammalata) ed è ovvio che in un contesto del genere dove non ci sono figure di riferimento e la famiglia è allo sfascio la struttura pubblica dovrebbe intervenire per dividere i soggetti e curarli separatamente al limite ricomponendola solo se possibile. Questo però non avviene.

Nel caso di  famiglie più "forti" dove ci si sono figure di sostegno, consigliamo la lettura dell'opuscolo Consigli per famiglie e volontari che fornisce ottime e preziose informazioni su come gestire il disturbato in ambito familiare, infatti la situazione può peggiorare se i genitori o fratelli non apprendono particolari nozioni e tecniche relazionali.

la conoscenza è forza: leggi gli  opuscoli della serie di auto-aiuto di Sospsiche.it.