La posizione di Sospsiche.it

Le richieste di aggiornamento della legge 180 condivise dalle associazioni e persone aderenti al sito sono le seguenti:

 

  • diritto ad essere curato per il malato non consapevole di esserlo

  • visite domiciliari obbligatorie analoghe a quelle richieste al medico di famiglia

  • deve essere configurato il reato di omissione di soccorso per quegli psichiatri che non prendono in carico e abbandonano il malato con conseguenti gravi danni per l’incolumità dello stesso, dei familiari o di altri

  • creazione di strutture con spazi adeguati e vita comunitaria con max 20 posti, dove poter osservare i malati per stabilire un piano terapeutico di cura.

  • stop ai TSO nei repartini lager. Istituzione di un Pronto Soccorso Psichiatrico presso l'Ospedale Generale con invio entro 24 ore nelle strutture residenziali o dimissione se l'urgenza non sussisteva.

  • Presa in carico effettiva del malato da parte del DSM con piano terapeutico individualizzato e scritto, obbligo di informazione alla famiglia e possibilità per la famiglia collaborante di diventare supporto terapeutico, ma con sostegno infermieristico e psicoeducazionale, (il malato che non è collaborante nell'assunzione della terapia deve essere seguito da un infermiere e non dal familiare)

  • Istituzione della figura dell’accompagnatore domiciliare psichiatrico che aiuti il malato ad uscire dal suo isolamento, sappia cogliere le sue tendenze e lo orienti versdo il suo più congeniale sbocco (Day Hospital, Centro Diurno, Cooperativa di lavoro, ecc.). Tale operatore deve fare da tramite fra utente, famiglia e struttura Psichiatrica.

  • aiuti per le famiglie che lo richiedono es. supporto psicologico, supporto psicoeducazionale, supporto antistress, percorso di ripresa di un equilibrio quotidiano

  • creazione effettiva di sostegno territoriale con tipologie diverse di presa in carico a seconda dell'autonomia raggiunta o esistente con:

    • strutture residenziali con protezione tipo comunità "A"

    • strutture residenziali con protezione tipo comunità "B"

    • strutture residenziali tipo gruppi appartamento,

    • strutture semiresidenziali per i reinserimento nel quotidiano.

  • In tutte queste strutture si deve puntare alla qualità del servizio e non solo alla quantità di operatori o di ambienti e deve riprodurre il più possibile l'ambiente quotidiano del vivere in famiglia con attività propedeutiche al lavoro, ad attività ludiche, ad attività manuali, ad attività volte al miglioramento intellettivo o alla ripresa della capacità intellettive del soggetto

  • piano nazionale di prevenzione (ad es.: tramite conferenze informative di esperti aperte a tutta la popolazione, ecc.) che coinvolga la famiglia, la scuola e il territorio per intervenire con tempestività su soggetti ancora giovani e poter ridurre la cronicizzazione della malattia

  • monitoraggio sulla qualità del servizio non autoreferente; esso deve essere effettuato da una Autorità non legata al servizio erogante con componenti di diversa provenienza (es: un rappresentante dei familiari; un rappresentante degli operatori; un giudice di pace)

  • controlli sull’effettiva attuazione dei servizi e in caso di ritardi od omissioni, sanzioni amministrative per gli inadempienti.

  • destinazione di almeno il 6% dei fondi sanitari delle Regioni per le attività dei Dipartimenti di Salute Mentale e delle risorse rese disponibili dalla utilizzazione del patrimonio degli ex Ospedali Psichiatrici.

Documenti e proposte innovative dell'associazione