La ricerca scientifica

Un settore più penalizzato degli altri

Quotidianamente giungono notizie sull'uso di nuove tecnologie e biotecnologie per migliorare la vita dell'uomo, senz'altro in tanti campi che riguardano le malattie fisiche, attraverso ricerche e studi sulle cellule staminali, mentre le buone notizie e perchè no promettenti notizie sui disturbi mentali scarseggiano.

Nonostante sia terminato da qualche anno la decade del cervello, una iniziativa che ha avuto ingiustamente scarsa eco in Italia, non si vedono progressioni in campo farmacologico,  settore senz'altro promettente  per trattare molti disturbi mentali.

La penalizzazione di questo settore è da ricercarsi in una diversa interpretazione dell'origine dei disturbo, atttribuibile in Italia quasi esclusivamente a fattori ambientali o sociali.

Cure o trattamenti? Quali le differenze?

I familiari più attenti avranno notato che nella salute mentale, con riferimento ai disturbi maggiormente invalidanti come ad esempio la schizofrenia, vengono usati da parte di molti operatori termini che non parlano direttamente di cura o guarigione, bensì compensazione, trattamento, stabilizzazione. In effetti salvo i casi di remissioni spontanee, che non sono connotati da continue ricadute, è possibile parlare di singolo episodio nella vita. Ma in numerosi altri casi (vedi gli opuscoli di auto-aiuto) si parla di trattamento, che implica la mancanza di una vera e propria cura ancora da individuare.

Senza ricerca non si trovano le cure

Telethon, iniziative per la ricerca di fondi e solidarietà esistono in quanto ci sono persone tra gli operatori che presentano specifici progetti per la ricerca e lo studio di particolari malattie.

Purtroppo nessuna iniziativa in questo senso viene sostenuta dagli stessi medici dei Centri di Salute Mentale e la psicofarmacologia è appannaggio di poche aziende farmaceutiche.

La ricerca potrebbe orientarsi anche in semplici esami diagnostici come la RMN (risonanza magnetica) o TEP (Tomografia a emissione di positroni), che normalmente non vengono prescritti per i malati mentali, oppure come è accaduto all'estero, nella collaborazione con le famiglie per effettuare ricerche su campioni del sangue con il preciso scopo di comprendere meglio la natura delle malattie mentali ed avvallare ipotesi genetiche o ereditarie.

Con rammarico Sospsiche.it denuncia questa ingiustizia che affligge la salute mentale e di fatto non consente di individuare nuove cure per sconfiggere gravi disturbi come la schizofrenia o la depressione.