Psicofarmaci pro e contro...
Di tanto in tanto i giornali quotidiani e periodici affrontano l'argomento perlopiù con toni sensazionalistici, forse ignorando che questi farmaci costituiscono una parte importante nel trattamento delle malattie mentali.
Scoperti per caso
Nel 1959 Laborit, un chirurgo francese, scoprì quasi per caso il primo psicofarmaco che avrebbe rivoluzionato la vita di numerose pazienti, imprigionati fino ad allora nei deliri imposti dalla malattia o nei manicomi di stato, ove vivevano inutili alla società e giudicati irrecuperabili.
Da allora la sperimentazione di nuovi psicofarmaci ha condotto a numerose ed importanti scoperte nel campo delle neuroscienze. Ci riferiamo in particolare ad una nuova ed esaltante stagione, che culmina nella "Decade del Cervello", ovvero in quel concentrato di iniziative che caratterizzano l'ultimo decennio di questo secolo, che consentirà - nel duemila - di immettere sul mercato nuovi e più potenti psicofarmaci, che agiranno selettivamente a livello cerebrale e saranno distinti da meno effetti collaterali.
Purtroppo queste iniziative in Italia non hanno trovato l'interesse da parte di diversi operatori, molti dei quali convinti ancora che la malattia mentale sia riconducibile a banali schemi di errata comunicazione tra familiari o a puri problemi sociali, di accettazione o convivenza.
La ricerca italiana è quasi inesistente...
Quel che si va delineando, invece è che le malattie mentali sono sempre più legate a probabili danni fisici, ad errori genetici e ad alterazioni biochimiche del cervello; la ricerca si sta muovendo in varie direzioni e la nostra associazione è quotidianamente sommersa da messaggi ricevuti attraverso Internet, che confermano giorno per giorno queste ipotesi. Senza l'uso degli psicofarmaci difficilmente si sarebbero aperte le porte dei manicomi e nondimeno le difficoltà per attuare le cure correlate, come ad esempio le psicoterapie, sarebbero state senz'altro maggiori.
Considerate però che una cura ben dosata può generare notevoli miglioramenti nei pazienti e favorire la riabilitazione; di questo dovrebbero tener conto coloro che indiscriminatamente lottano contro l'uso degli psicofarmaci. Purtroppo gli psichiatri veramente esperti sono ancora troppo pochi; ci riferiamo a coloro che prescrivono la giusta dose e si occupano del paziente favorendo la sua riabilitazione. Si assiste invece alla prescrizione indiscriminata di dosi inappropriate e gli effetti negativi sono da attribuirsi largamente al medico psichiatra e non certamente dalla sostanza utilizzata.
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Indice degli argomenti trattati:
- INTRODUZIONE
- REMISSIONE DAI SINTOMI E TRATTAMENTO
- DOMANDE PER IL VOSTRO MEDICO
- FARMACI ANTIPSICOTICI
- FARMACI CONTRO I DISTURBI BIPOLARI
- FARMACI ANTIDEPRESSIVI
- FARMACI ANTI ANSIA
- AVVERTENZE SPECIALI E PARTICOLARI PRECAUZIONI
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