La richiesta di una udienza generale Papale aveva l’iniziale intendimento di sentito omaggio alla massima autorità ecclesiastica, per le efficaci parole spese in favore dei disagiati mentali in diverse circostanze e poi perché da Piazza San Pietro potesse travalicare un ulteriore forte messaggio di solidarietà con quanti soffrono in prima persona il peso quotidiano dell’abbandono e dell’indifferenza. L’impegno perché avvenisse è stato massimo da parte della FISAM e di quanti, con spirito di assoluto altruismo e comprensione, hanno inteso diffondere la notizia o potuto raccogliere l’invito alla partecipazione.
Dobbiamo essere orgogliosi di aver portato dal Pontefice circa 80 infermi psichici, provenienti dalla Campania, organizzati dall’Associazione Liberamente, e dalla provincia di Roma, facenti parte della Comunità Villa Bona di Ardea, a cui si sono aggiunti quelli della Comunità del Don Calabria, guidati da un impareggiabile don Gino. E’ doveroso qui citare, per il sacrificio a cui si sono sottoposti, gli amici della Valle d’Aosta, di Verona e di Siena.
Apprezzamenti di ogni genere mi sento inoltre di rivolgere alla Fondazione don Luigi Di Liegro, all’Associazione Volontari Ospedalieri e alla sorella Maria Grazia dei Silenziosi Operai Della Croce per il concreto sostegno all’iniziativa.
Il Segretario Nazionale Fisam
Augusto Pilato